psicologo pineroloGestire le proprie emozioni è sicuramente una cosa complessa ma ancor di più lo è gestire bene la propria rabbia. Alcune persone tendono a provare rabbia molto facilmente altre invece hanno una difficoltà estrema ad arrabbiarsi, quasi come se non fossero legittimate a sentire quest’emozione.

Possiamo arrabbiarci per cose più o meno serie, più o meno gravi: quando qualcuno non ci rispetta, quando qualcuno ci ferisce o semplicemente per il traffico.

Arrabbiarsi è certamente un diritto e riconoscere di essere arrabbiati è sicuramente importante poiché indica che siamo in grado di ascoltare le nostre emozioni. Tuttavia sentirsi arrabbiati non è la sensazione più piacevole del mondo.

Il battito aumenta, si diventa rossi, i muscoli si irrigidiscono, lo stomaco si chiude o al contrario si apre e si fagociterebbe tutto ciò che capita a tiro, si ha difficoltà a concentrarsi ma soprattutto quello che accade quando siamo arrabbiati è che tutto ciò che c’è intorno a noi perde di rilevanza e di valore: la nostra migliore amica che ci telefona diventa una noiosa seccatrice, il tepore primaverile diventa un caldo asfissiante e il collega che ci chiede qualcosa viene percepito come uno sfruttatore.

Si è completamente assorti dai nostri pensieri, dalla situazione che ha provocato quell’emozione. Si entra quindi in un circolo vizioso che non serve né a risolvere la situazione né a calmarci. Se questa condizione avesse una durata di 20 minuti non ci sarebbe alcun problema, purtroppo però, molto molto spesso, chi si arrabbia tende a “rovinarsi” tutta la giornata e a cadere nell’umore più nero. A questo punto qualcuno potrebbe dire “Ma come, è quella situazione che mi ha fatto arrabbiare e stare male, non posso stare diversamente”. E invece si può stare diversamente. Vediamo come:

  • attraverso la consapevolezza che possiamo agire sulle nostre emozioni: pensare di essere succubi delle situazioni o degli altri non ci aiuta.

 

  • concentrandosi sul qui e ora: se siete seduti alla scrivania concentratevi sul vostro corpo, sul respiro, sulla sensazione dellax-default schiena appoggiata allo schienale, se state camminando per strada prestate attenzione alla temperatura, ai suoni e rumori che avete intorno, prestate attenzione a tutto ciò che è presente e concreto intorno a voi. L’obiettivo dell’esercizio è allontanare la persona dal vortice di pensieri che aumenta la rabbia e il cattivo umore.
  • altra tecnica cognitivo comportamentale che può venirci incontro è il blocco del pensiero; questa versione abbreviata della tecnica (che nella sua forma completa è più articolata) è di aiuto quando la persona si accorge di essere in un tunnel di pensieri che aumentano la rabbia. La persona dovrà urlare la parola “Stop” (ovviamente se siete in pubblico il comando potrà essere solo mentale) e sostituire al posto del pensiero che provoca rabbia e sofferenza un’immagine o un pensiero piacevole. Il blocco del pensiero dovrà essere ripetuto con costanza tutte le volte che il pensiero si ripresenterà.

 

Buon Allenamento!!!