Le emozioni rivestono un’importanza enorme per ogni individuo sia che si tratti di un adulto che di un bambino, senza le emozioni la nostra vita sarebbe priva di spessore, di ricchezza, di gioia, di significato e di comunione con gli altri. Le emozioni ci comunicano qualcosa sui nostri bisogni, le nostre frustrazioni, i nostri diritti; ci motivano a realizzare dei cambiamenti a superare situazioni difficili, a capire se siamo soddisfatti. Tutti noi siamo consapevoli di quanto le emozioni esercitino una forza incredibilmente potente sul nostro comportamento ma spesso ciò che accade è il ritrovarsi succubi di ciò che proviamo o, in altre circostanze, pur sentendo un groviglio di sensazioni all’ interno del nostro corpo il non riuscire a capire e ad identificare ciò che si sta provando.
Ma che cosa sono esattamente le emozioni? Con il termine emozione si intende un processo che coinvolge l’unità mente-corpo caratterizzato da uno stato di attivazione dell’organismo in risposta a stimoli interni (un pensiero) o esterni (un evento, una situazione, il dialogo con una persona).
In quali circostanze proviamo emozioni? Proviamo emozioni in ogni istante della nostra vita ma spesso non ne siamo consapevoli poiché sono cambiamenti così lievi da risultare impercettibili.
Quali sono le emozioni? La prima distinzione va fatta tra le emozioni fondamentali e le emozioni complesse. Le emozioni fondamentali sono dette anche emozioni universali e primarie; universali poiché accomunano tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla cultura, dal territorio di appartenenza e dal credo religioso, e primarie poiché si manifestano nei periodi iniziali della vita oltre che accomunarci a molte altre specie animali.
Le emozioni fondamentali sono:
1. Rabbia
2. Paura
3. Tristezza
4. Felicità
5. Sorpresa
6. Disgusto
Le emozioni complesse, dette anche secondarie, si sviluppano con la crescita dell’individuo, l’interazione sociale e sono correlate alla cultura di appartenenza; tra queste troviamo l’invidia, l’allegria, la vergogna, l’ansia, la rassegnazione, la gelosia, la speranza, il perdono, l’offesa, la nostalgia, il rimorso, la delusione.
Ma qual è la funzione evolutiva delle emozioni? Innanzitutto le emozioni ci aiutano ad adattarci all’ambiente. Pensiamo ad esempio all’ansia che, per quanto possa essere sgradevole sia per i sintomi che per le sensazioni fisiologiche che comporta, ci permette di prepararci ai pericoli e di rendere le nostre performance migliori.
Un’altra funzione delle emozioni è quella di comunicare a noi stessi e agli altri come ci sentiamo nell’ambiente in cui siamo. Di fronte ad un pericolo o ad una situazione che non ci piace, l’espressione del nostro volto cambia repentinamente e questo segnala il nostro stato d’animo anche alle persone a noi vicine. Le emozioni ci permettono inoltre di relazionarci con gli altri e alcune aiutano a rafforzare i legami con le persone per noi importanti.
Infine hanno un’importante funzione motivazionale, ci spingono ad avvicinarci a qualcosa oppure ad arretrare di fronte ad essa: non a caso ciò che ci appassiona ci risulta più facile da affrontare di ciò che temiamo. Ci aiutano a considerare le diverse alternative, ci fanno capire che è ora di mettere in atto un cambiamento, che è ora di andare in un’altra direzione.
Quando le emozioni sono troppo intense o durature rispetto alla situazione nella quale ci troviamo, possiamo considerare l’eventualità di avere un problema emotivo e quindi di aver bisogno di una Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. se una discussione con qualcuno ci fa star male per alcuni giorni, se piccoli difetti nelle cose che facciamo ci fanno sentire delle nullità, se compiere attività quotidiane, come fare la spesa o parlare con i colleghi di lavoro, genera un’ansia intollerabile, siamo probabilmente di fronte ad un disagio psicologico che può richiedere un intervento professionale.
La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale si pone come obiettivo il trasferire al cliente strumenti ed abilità per conoscerle, riconoscerle ed imparare a regolarle.