Sono 10 milioni gli italiani che soffrono di ansia, ma che cos’è l’ansia? L’ansia è uno stato fisiologico che si attiva quando il nostro cervello percepisce una situazione potenzialmente pericolosa. Questo meccanismo, seppur non molto piacevole dal punto di vista fisico ed emotivo, è di importanza fondamentale poiché ci permette di essere vigili ed attenti nelle diverse situazioni del quotidiano. È l’ansia per quel colloquio di lavoro che spinge il candidato a prepararsi meglio, è l’ansia per l’esame che spinge lo studente a ripassare nuovamente il programma.
Tuttavia quando l’ansia diventa eccessiva non può più essere considerata un meccanismo utile e funzionale bensì un vero e proprio ostacolo alla tua serenità. Inoltre un lavoratore eccessivamente ansioso per la propria prestazione sul luogo di lavoro, oltre a star male emotivamente, commetterà molti più errori rispetto ai propri colleghi.
Come si manifesta l’ansia? Una persona ansiosa vive con preoccupazione eccessiva tutte le situazioni: il semplice commento di un collega sulla situazione finanziaria dell’azienda si trasforma in un’imminente lettera di licenziamento, un’amica che non richiama scatena subito il pensiero che qualcosa non va nel rapporto, a volte il solo pensiero di affrontare la giornata è fonte di ansia.
L’ansia ha effetti anche sul fisico, si sentono dolori in varie zone del corpo, non si riesce a riposare bene e ci si sente stanchi e spossati: tensione muscolare, dolori articolari, problemi di stomaco, nausea, irrequietezza e nervosismo sono tra i sintomi fisici tipici dell’ansia.
Ma perché si è ansiosi? Perché una persona vive con ansia tutte le situazioni mentre l’altra vive tranquilla? La risposta è da ricercare nel modo di pensare. Chi ha un problema d’ansia ha una forte tendenza a catastrofizzare ovvero ad immaginare conseguenze negative in ogni situazione: “È in ritardo.. Sarebbe dovuto arrivare 20 minuti fa! Potrebbe avere avuto un incidente”, “Il capo oggi non mi ha salutato, ce l’ha con me”. È chiaro che se hai un modo di pensare di questo tipo tutto ciò che accade intorno a te può rappresentare un pericolo.
Che cosa fare? Un primo passo è prendere consapevolezza di avere un modo catastrofico di guardare agli eventi esterni: se hai questo problema guardi il mondo con degli occhiali particolarmente scuri e per riacquistare un po’ di serenità è necessario che tu te ne renda conto. Ciò che puoi chiederti di fronte alle situazioni che ti provocano ansia è quale è la probabilità che quel terribile scenario che ti sei prefigurato si verifichi realmente (ad esempio quale è la probabilità che una persona in ritardo di 20 minuti abbia effettivamente avuto un incidente); una volta appurato che la probabilità del verificarsi di quell’evento è molto bassa, inizia a prendere in considerazione le altre possibilità (quali possono essere gli altri motivi di un ritardo di 20 minuti?). Oltre a ciò è di fondamentale importanza imparare strategie, come la respirazione diaframmatica e il rilassamento, per il controllo dei sintomi fisici dell’ansia.
Quando l’ansia diventa un problema è importante riconoscerla ed armarsi di strategie e tecniche sia Cognitive e che Comportamentali per fronteggiarla. PROVARE PER CREDERE.